mercoledì, 19 aprile 2017
ANTOLOGIA DI POETI CONTEMPORANEI e LA GRAVIDANZA DELLA TERRA
Questo post inaugura il nuovo spazio di Letteratitudine dedicato alla POESIA (che si aggiunge a PoesiaNews).
Ci occupiamo di “ANTOLOGIA DI POETI CONTEMPORANEI. Tradizioni e innovazione in Italia” di Daniela Marcheschi (Mursia) e di “LA GRAVIDANZA DELLA TERRA. Antologia di poesia rurale” (curato da Daniela Marcheschi e pubblicato da Olio Officina).
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“ANTOLOGIA DI POETI CONTEMPORANEI. Tradizioni e innovazione in Italia” di Daniela Marcheschi (Mursia)
Conosco e stimo Daniela Marcheschi da tanti anni.
Docente in Italia e all’estero di Letteratura italiana e Antropologia delle Arti, la Marcheschi ha curato i Meridiani Mondadori delle Opere di Carlo Collodi (1995) e di Giuseppe Pontiggia (2004). Come critico, numerosi sono i suoi interventi su poeti contemporanei (Penna, Noventa, Bacchini e altri) e su varie problematiche e aporie connesse alla poesia attuale. Alcuni dei suoi interventi più originali, oltre che in vari libri, sono riuniti nel volume Il sogno della letteratura. Luoghi, maestri, tradizioni (2012). I suoi saggi sono tradotti in diverse lingue. Nel 1996 ha ricevuto un Rockefeller Award proprio per la Critica e la Poesia.
Di recente Daniela Marcheschi ha pubblicato, per i tipi di Mursia (nella collana Argani diretta da Guido Oldani), un nuovo libro dedicato alla poesia: ANTOLOGIA DI POETI CONTEMPORANEI. Tradizioni e innovazione in Italia.
Stiamo parlando di un’antologia che prova a rispondere a una domanda tutt’altro che semplice: chi sono i poeti più significativi del nostro tempo? Ma c’è una domanda ancora più essenziale che coincide con l’incipit della prefazione firmata dalla stessa Marcheschi. Ed è la seguente: perché allestire oggi un’antologia della poesia italiana contemporanea? La risposta giunge subito dopo:
«Perché, per fare letteratura, è indispensabile continuare a inventarla, crearla e ricrearla ogni giorno e, per dare un contributo anche piccolo alla creazione di una nuova letteratura, è necessario fare costantemente il punto della situazione, dello stato dell’arte. È necessario esserle fedeli. Bisogna cercare di capire meglio quali siano effettivamente e come si articolino le tradizioni in atto e di cimentarsi in una loro lettura-interpretazione per scegliere quali autori e quali testi sembrino più vitali per tematiche, ricerca stilistica, modalità espressive. Insomma le opere migliori, le più belle per esiti formali».
Riporto di seguito qualche altro stralcio della prefazione per gentile concessione della stessa Daniela Marcheschi e della casa editrice Mursia (che ringrazio): (continua…)
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