venerdì, 23 febbraio 2018
PATRIA di Fernando Aramburu: traduzione di Bruno Arpaia
PATRIA di Fernando Aramburu (Guanda): un libro di grande successo ottimamente tradotto da Bruno Arpaia
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Il nuovo appuntamento dello spazio di Letteratitudine chiamato “Vista dal traduttore” (dedicato, per l’appunto, al lavoro delle traduttrici e dei traduttori letterari) è incentrato sul romanzo “Patria” di Fernando Aramburu e sulla traduzione in italiano di Bruno Arpaia.
Bruno Arpaia è anche giornalista culturale e scrittore. Ne approfitto per segnalare questo post (con il suo Autoracconto d’autore) dedicato al suo più recente romanzo intitolato “Qualcosa, là fuori” (Guanda)
“Patria” di Fernando Aramburu è stato – anche nel nostro Paese – uno dei casi letterari (e uno dei romanzi più venduti) del 2017, rientrando nell’ambìta “categoria” di libri che unisce il successo commerciale al grande riscontro di pubblico. D’altra parte non è trascurabile il sostegno che il Premio Nobel per la Letteratura 2010 Mario Vargas Llosa gli ha voluto offrire con la seguente dichiarazione (che leggiamo sulla copertina del libro): «Da molto tempo non leggevo un romanzo così persuasivo, commuovente, e così brillantemente concepito.»
Il romanzo racconta di due famiglie basche che abitano in un paesino dalle parti di San Sebastián. Due famiglie che hanno sempre vissuto all’insegna dell’amicizia e del reciproco sostegno… fino a quando la loro storia non si incrocia con quella dell’ETA e con un attentato terroristico che costerà la vita a uno dei due capofamiglia (il Txato, titolare di una ditta di trasporti, che non si è voluto piegare a messaggi intimidatori a scopo estorsivo ricevuti dall’organizzazione terroristica). Una morte che non crea solo dolore, ma anche divisioni e allontanamenti (per ulteriori dettagli sulla trama rinvio alla scheda del libro inserita alla fine del post).
Rivolgo a Bruno Arpaia un paio di domande su questo fortunato libro da lui brillantemente tradotto…
- Caro Bruno, partendo dal presupposto che puoi godere di una “visuale privilegiata” nel tuo molteplice ruolo di lettore, scrittore, giornalista culturale e (ovviamente) traduttore dell’opera in questione… cos’è che più di ogni altra cosa hai apprezzato in “Patria” di Fernando Aramburu? (continua…)
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