giovedì, 23 aprile 2020
GIAN ARTURO FERRARI con “Ragazzo italiano” (Feltrinelli) in radio a LETTERATITUDINE
GIAN ARTURO FERRARI con “Ragazzo italiano” (Feltrinelli), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)
In streaming e in podcast su RADIO POLIS
trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia e postproduzione: Federico Marin
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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI
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Ospite della puntata: Gian Arturo Ferrari con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “Ragazzo italiano” (Feltrinelli), candidato al Premio Strega 2020.
Come nasce “Ragazzo italiano”? Cosa ha significato per te, che per decenni hai rivestito un ruolo di primo piano nell’editoria italiana, passare dall’altra parte della barricata e diventare autore di un romanzo? Come descriveresti, Ninni, il bambino (e poi ragazzo) protagonista della storia? Che Italia è quella degli anni in cui Ninni cresce? Che ruolo ha la nonna (che il lettore incontra già nell’incipit del romanzo) nella crescita di Ninni? Com’è il rapporto di Ninni con i suoi genitori? Qual è il ruolo della scuola nella vita di Ninni e nelle dinamiche di quell’Italia in cui Ninni da bambino diventa ragazzo? Se dovessi fare un confronto tra la scuola che ha frequentato Ninni e quella che frequentano i ragazzi di oggi, cosa diresti? Cosa rappresenta per Ninni l’abbandono del nomignolo e la “adozione” del nome Piero (diminutivo di Pieraugusto)? In che modo – nell’arco temporale in cui Ninni diventa Ninni/Piero, e poi solo Piero – l’Italia cambia? Tralasciando per un attimo il romanzo: come è cambiata l’editoria italiana di questi ultimi decenni? Se dovessi scegliere un brano musicale come possibile colonna sonora di questo tuo nuovo romanzo, quale indicheresti?
Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Gian Arturo Ferrari nel corso della puntata.
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La scheda del libro: “Ragazzo italiano” di Gian Arturo Ferrari (Feltrinelli)
La vita di Ninni, figlio del dopoguerra, attraversa le durezze da prima rivoluzione industriale della provincia lombarda, il tramonto della civiltà rurale emiliana, l’esplosione di vita della Milano riformista. E insieme Ninni impara a conoscere le insidie degli affetti, la sofferenza, persino il dolore che si cela anche nei legami più prossimi. Da ragazzino, grazie alla nonna, scopre di poter fare leva sull’immenso continente di esperienze e di emozioni che i libri gli spalancano di fronte agli occhi. Divenuto consapevole di sé e della sua faticosa autonomia, il ragazzo si scava, all’insegna della curiosità e della volontà di sapere, quello che sarà il proprio posto nel mondo.
Nella storia di Ragazzo italiano si riflette la storia dell’intero Paese, l’asprezza, la povertà, l’ansia di futuro, la vicenda di una generazione figlia della guerra ma determinata a proiettare progetti e sogni oltre quella tragedia. Un’Italia dove la scuola è la molla di promozione sociale, e l’avvenire è affollato di attese e promesse. Un’Italia ancora viva nella memoria profonda del Paese, nelle peripezie familiari di tanti italiani. Ferrari le restituisce corpo e respiro senza indulgenze né compiacimenti, con uno stile cristallino e austero, non di rado crudo, con un timbro di coraggiosa sincerità. Capace di esprimere la freschezza del protagonista e di una moltitudine di personaggi lampeggianti di futuro.
Troncati i legami con il nido, eliminati in pratica obblighi e doveri, Ninni, con suo intimo stupore, scoprì che rimaneva ed esisteva altro. Esisteva lui.
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Gian Arturo Ferrari (1944) ha perseguito per un certo tratto una doppia vita. Da un lato l’insegnamento universitario, come professore di Storia del pensiero scientifico presso l’Università di Pavia. Dall’altro l’apprendistato editoriale, prima con Edgardo Macorini alla Est Mondadori, poi per un decennio come stretto collaboratore di Paolo Boringhieri. Editor della Saggistica Mondadori nel 1984, direttore dei Libri Rizzoli nel 1986, rientrato in Mondadori nel 1988, con il 1989 ha scelto infine l’editoria libraria come propria unica vita e si è dimesso dall’Università. Direttore dei Libri Mondadori nei primi anni novanta, è stato dal 1997 al 2009 direttore generale della divisione Libri Mondadori. Dal 2010 al 2014 ha presieduto il Centro per il libro e la lettura, presso il ministero dei Beni e delle Attività culturali. Dal 2015 al 2018 è stato vicepresidente di Mondadori Libri. È editorialista del “Corriere della Sera”. è autore del libro Libro (Bollati Boringhieri, 2014). Ragazzo italiano è il suo primo romanzo.
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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia e post produzione: Federico Marin
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Colonna sonora della puntata: “Il valzer delle candele”, interpretazione di Milva; “Sapore di sale” di Gino Paoli (versione live del 2018).
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