venerdì, 2 agosto 2013
Osservatorio LitBlog n. 24
(Qui, l’introduzione di Massimo Maugeri)
a cura di Francesca G. Marone
Chi ben comincia…
(da Finzioni)
Quante volte avete aperto un libro nuovo e dopo le prime righe lette vi è venuto il dubbio che non fosse una buona lettura? Credo sia capitato a molti di noi, anche se poi ci siamo sforzati di andare oltre e proseguire ugualmente nella lettura del libro.
Pare che alcuni scienziati americani abbiamo ipotizzato che l’impressione formata nei primi secondi in un incontro difficilmente potrà essere cambiata in seguito, a prescindere che questa sia giusta o meno. Gli americani chiamano questo spazio di sensazione il “blink”, il baleno che ci oltrepassa condizionando scelte future, il blink potrebbe accadere anche quando leggiamo le prime parole di un libro. Perciò attenzione a questo articolo in cui si evidenziano gli incipit più belli di scrittori illustri e molto letti. Ne troverete di celebri e bellissimi ma il pezzo è uno stimolo divertente per poter pensare al vostro incipit del cuore. Io intanto ho trovato il mio: “Myriam,
tu non mi conosci e, quando ti scrivo, sembra anche a me di non conoscermi. A dire il vero ho cercato di non scrivere, sono già due giorni che ci provo, ma adesso mi sono arreso.
Ti ho vista l’altro ieri al raduno del liceo. Tu non mi hai notato, stavo in disparte, forse non potevi vedermi. Qualcuno ha pronunciato il tuo nome e alcuni ragazzi ti hanno chiamato “professoressa”. Eri con un uomo alto, probabilmente tuo marito. È tutto quello che so di te, ed è forse già troppo. Non spaventarti, non voglio incontrarti e interferire nella tua vita. Vorrei piuttosto che tu accettassi di ricevere delle lettere da me.” D.Grossman “Che tu sia per me il coltello”.
Buona lettura qui…
* * *
Sbagliando s’impara?
(da Sul Romanzo)
(continua…)
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