sabato, 5 ottobre 2013
IL TESTAMENTO DIGITALE (Le nostre vite tra diritto e web n. 23)
LE NOSTRE VITE TRA DIRITTO E WEB – N. 23 –
Leggi L’introduzione di Massimo Maugeri e Simona Lo Iacono
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L’IDENTITÀ DIGITALE E IL TESTAMENTO DIGITALE
Nel linguaggio comune, la locuzione “identità digitale” indica l’insieme di informazioni presenti on line e relative ad un soggetto, o ad un ente. Si pensi ad esempio ai dati inseriti nell’account su un social network in cui vengono riversate informazioni della più varia natura: pensieri, foto, video, note, opinioni: una vera identità digitale, alternativa e cumulativa con quella reale.
Benché priva di specifici riscontri normativi, tale nozione è comunque entrata a far parte, in questi ultimi anni, del vocabolario del giurista, in due distinte declinazioni.
In una prima, e più ampia accezione, l’espressione è utilizzata come sinonimo di identità in rete o virtuale. Frequente è, ad esempio, il suo impiego nell’ambito dei discorsi giuridici e sociologici circa la distinzione tra “corpo fisico” e “corpo elettronico” oppure, e soprattutto, circa la possibilità di assumere diverse “identità personali” in rete (cfr. S. RODOTA’, Tecnopolitica. La democrazia e le nuove tecnologie della comunicazione, II ed., Roma-Bari, 2004, 139 ss. il quale sottolinea come, mai come in questo caso, risulta appropriato il richiamo alla radice etimologica del termine persona, in quanto “prosopon”, maschera).
In un’accezione più ristretta, che rivela molteplici punti di contatto con la formula legislativa di “identità informatica”, l’espressione identità digitale è impiegata dagli esperti di informatica e dai cultori del diritto dell’informatica per designare: l’insieme delle informazioni e delle risorse concesse da un sistema informatico ad un particolare utilizzatore del suddetto (questa è la definizione proposta da Wikipedia).
Già da questi rilievi, emerge chiaramente come qualsiasi discorso sull’identità digitale dovrebbe toccare necessariamente due aspetti: quello della tutela dell’identità personale in rete (specie nei suoi profili reputazionali) e quello delle tecniche di identificazione del soggetto a mezzo di strumenti informatici. Si tratta di aspetti logicamente distinti, ma strettamente correlati, se solo si considera che la capacità di assumere diverse identità in rete è condizionata alla possibilità di mantenere una qualche forma di anonimato e dunque di non essere identificati per la propria identità reale.
Altro problema che pone l’identità digitale è quello della sua gestione post mortem.
(continua…)
Pubblicato in LE NOSTRE VITE TRA DIRITTO E WEB (con la collaborazione di Simona Lo Iacono) Commenti disabilitati
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