lunedì, 16 marzo 2015
Osservatorio Litblog n. 38
(Qui, l’introduzione di Massimo Maugeri)
a cura di Francesca G. Marone
Scrittori nati o scrittori formati?
(Da Sul Romanzo)
Quante volte ci siamo chiesti da dove nasca il talento? Se ci sia una scintilla che all’improvviso possa dare il via ad una qualsivoglia creazione artistica, ad un romanzo, ad una poesia o che guidi la mano a dipingere un bel quadro. In molti hanno immaginato la figura romantica dell’artista che a notte fonda si dirige verso la scrivania e con impeto creativo lascia che la penna lo conduca verso il suo capolavoro, fino a quell’istante tenuto dentro, nascosto negli anfratti dello spirito. Molti ancora pensano che sia questa l’arte: la scintilla. E’ certo che il talento non si possa comprare in alcuna scuola del mondo e che non esista maestro che possa trasmetterlo, tuttavia il lavoro ben indirizzato, l’impegno e i consigli preziosi possono diventare strumenti per affinare le tecniche e aiutarci a far divampare una scintilla. Non tutte le scuole sanno essere luoghi fecondi e non tutti i maestri spesso sono all’altezza di cogliere il talento e condurlo per mano verso una strada concreta. Giuseppe Pontiggia lo era certamente e per nostra fortuna ci ha lasciato una grande eredità. L’importanza spiccata della lettura e spesso della rilettura dei grandi scrittori e un uso sapiente delle parole. Se volete saperne di più sulla magia delle lezioni di scrittura di Pontiggia leggete qui…
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