sabato, 3 novembre 2018
LUCCA COMICS AND GAMES 2018: Press Cafè con DAVE MCKEAN
Dal nostro inviato all’edizione 2018 di Lucca Comics and Games, Furio Detti
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Press Cafè con Dave McKean (Maidenhead, 29 dicembre 1963): fumettista, illustratore, regista e fotografo britannico, attività a cui alterna anche quella di musicista. I suoi lavori sono caratterizzati dalla commistione di varie tecniche quali disegno tradizionale, fotografia, collage, scultura e grafica computerizzata. È noto anche per la sua lunga collaborazione, che continua tuttora, con lo scrittore Neil Gaiman.
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“Io? l’appeso dei tarocchi. La Brexit? Una stupidaggine.”
Dave McKean artista visionario e polimorfo si sfoga su cinema, politica, Dylan Dog, fumetti inglesi e d’oltreoceano.
Un press cafe lucchese pieno di entusiasmo e forza, illusione e delusione.
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di Furio Detti
Dave McKean ci parla del suo ultimo volume fotografico, uscito in occasione di questa Lucca Comics and Games 2018. Si tratta del volume fotografico intitolato “Apophania” (o “Apofania” in italiano), ossia “Illusione di significato”, una miscellanea assolutamente casuale dei suoi lavori, una selezione delle opere che più gli piacciono e tutte veicolanti l’idea che la giustapposizione di elementi casuali provoca nel nostro cervello un significato, un senso. A volte la confusione che crea tale senso è casuale; altre volte è solo apparente, è voluta e punta in una direzione specifica. Dave McKean ha cercato di includervi opere inedite in Italia.
Passando a Sandman Universe, McKean rivela un po’ nettamente che non ci sarà una collaborazione con Neil Gaiman e che semmai si sta dedicando a ridisegnare le copertine delle serie a cui ha lavorato. Gli piacerebbe proprio realizzare delle cover per così dire “normali”, standard, specialmente considerando la consuetudine in uso di questi tempi.
Rievocando i tempi di “Casi violenti” e il fumetto inglese del periodo, McKean spiega che la sensazione dell’epoca era interessante, c’era una nuova energia che stava esplodendo. Allora in Inghilterra, dove viveva, c’era un gruppo di creatori come Alan Moore – il quale ha preso la sceneggiatura del fumetto e le ha fatto fare un rivoluzionario salto di qualità; in Inghilterra c’erano autori di talento, sul fronte disegnatori, ma sul lato delle storie e sceneggiature la qualità non c’era, il livello era anzi piuttosto mediocre, mediamente; Alan Moore ha cambiato tutto questo – continua McKean – “All’epoca sentivo di far parte di questo gruppo di autori innovativi. C’erano infatti alcune serie e alcuni fumetti che hanno agito esattamente come semi negli autori, artisti, studenti di belle arti, giornalisti e altri professionisti del settore. Poi sono passati gli anni e sembrò a ognuno che non fosse successo assolutamente niente e invece, proprio adesso, proprio in questo periodo, tali semi stanno sbocciando, stanno portando alla fioritura di piante meravigliose. Non è successo allora, è adesso che sta accadendo! Guardatevi intorno, andate a giro per gli stand di Lucca, ci sono tantissimi stili, tantissime storie, tantissime idee, tutte fantastiche, assolutamente straordinarie. Proprio ora stiamo vivendo un’età dell’oro dei Comics e se in qualche modo sono stato uno di quei seminatori, possi dirmi già molto contento.” Gli piacciono in particolare le storie in grado di raccontare visivamente, ma è la sceneggiatura a essere la chiave di una buona opera: “Ci sono tantissimi libri bellissimi ma privi di una storia stimolante, avvincente. Dobbiamo puntare a fumetti che abbiano per soggetto storie vere, semplici, concrete, che parlino di persone reali e di esperienze concrete: la vita, la morte, crescere i figli, innamorarsi, e che ci siano artisti capaci di coinvolgere. Ammiro anche molto i volumi che cercano di spiegarmi la politica e i problemi del tempo, e anche i libri di scienza che cercano di spiegare i fenomeni naturali o le cose come sono. C’è una nuova generazione di scrittori scientifici in questo momento, come Simon Singh, e ce ne sono un paio interessati a realizzare delle graphic novel. Come un’opera che ho letto recentemente a Losanna, di cui non ricordo bene autore e titolo, ma che era relativa alle camminate o passeggiate nei boschi e aveva un apparato visivo assolutamente interessante. Due anni fa ho realizzato un volume con lo scienziato Richard Dawkins, intitolato ‘The Magic of Reality’, la magia della realtà, che tratta il mondo con questa impostazione scientifica e in cui ho infilato alcuni fumetti“. (continua…)
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