lunedì, 10 febbraio 2020
OSCAR 2020: lo speciale
OSCAR 2020: I VINCITORI, LA SORPRESA, I COMMENTI
La grande sorpresa di “Parasite”: il più premiato nonché il primo lungometraggio in lingua non inglese a vincere l’Oscar come miglior film (insieme ad altre tre statuette, tra cui “miglior regia”). Delusione per “1917″, dato per favorito (che si aggiudica tre Oscar).
Miglior attore protagonista: Joaquin Phoenix per “Joker”; miglior attrice protagonista: Renée Zellweger per “Judy”; miglior attore non protagonista: Brad Pitt per “C’era una volta a… Hollywood”; migliore attrice non protagonista: Laura Dern per “Storia di un matrimonio”.
Nessun premio per “The Irishman” di Martin Scorsese.
Alla “nostra” Lina Wertmüller è stato conferito il Premio Oscar onorario (alla carriera).
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La 92ª edizione dei premi Oscar si è tenuta al Dolby Theatre di Los Angeles il 9 febbraio 2020 (in Italia nella notte tra il 9 e il 10). Così come l’edizione precedente, la cerimonia non ha avuto un presentatore ufficiale ed è stata trasmessa in diretta negli Stati Uniti da ABC. A partire da questa edizione, il premio per il miglior film in lingua straniera viene rinominato Premio Oscar al miglior film internazionale e quello per il miglior trucco e acconciatura passa da tre candidati a cinque.
Le candidature sono state annunciate il 13 gennaio 2020 dagli attori John Cho e Issa Rae al Samuel Goldwyn Theater di Beverly Hills.
Il film con più candidature è stato “Joker”, con undici. Il film più premiato è stato il sudcoreano “Parasite”, con quattro vittorie, tra cui quella per il miglior film: si tratta del primo film in lingua non inglese a vincere il premio.
Questa edizione degli Oscar, dunque, può essere considerata come ’storica’ e ricordata come quella della Grande Sorpresa. Non solo l’Oscar come miglior film. Bong Joon-ho di “Parasite” oltrepassa Sam Mendes di “1917″ e si aggiudica il premio come miglior regista. E “Parasasite” vince anche il premio per la migliore sceneggiatura originale.
Ma di cosa parla “Parasite”?
Il film è una feroce satira costruita attorno a due famiglie di Seoul appartenenti a due diverse classi sociali: una vive in condizioni di povertà in un seminterrato, l’altra risiede in una grande casa in condizioni di grande agiatezza. È il primo film in lingua non inglese che – per la prima volta nella storia di Hollywood e degli Academy Awards – si aggiudica la statuetta come Miglior Film.
“Mi sento come se dovessi svegliarmi per scoprire che è tutto un sogno. Sembra tutto molto surreale”, ha detto Bong.
“Sono senza parole” ha dichiarato la produttrice Kwak Sin-ae. “Non abbiamo mai immaginato che ciò potesse accadere”.
Brad Pitt ha vinto il primo Oscar della sua carriera. È sua la statuetta di miglior attore non protagonista nel film “C’era una volta a…Hollywood” di Quentin Tarantino. Salito sul palco Pitt ne ha approfittato per rivolgere al pubblico un discorso ‘politico’ relativamente a come sono state gestite le procedure di impeachment contro il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Mi hanno detto che avevo solo 45 secondi qui, 45 secondi in più di quanto il Senato ha dato questa settimana a John Bolton”, ha detto Brad Pitt accusando il Senato a maggioranza repubblicana di aver bloccato la testimonianza di Bolton, ex Consigliere per la sicurezza nazionale, nel corso del processo per l’impeachment del presidente Trump. Poi ha reso omaggio al omaggio al co-protagonista del film Leonardo DiCaprio e ha ringraziato Quentin Tarantino: “Il cinema sarebbe triste senza di te. Sei originale, davvero unico. Quentin, tu cerchi sempre il meglio delle persone. E ora dobbiamo cominciare a dimostrare il nostro affetto per i nostri stuntman”.
Come da previsione, Joaquin Phoenix ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista per “Joker”. Phoenix ha anche usato il podio per inviare un sentito messaggio sullo stato di salute del mondo, sostenendo che gli attori hanno il potere di dare una “voce ai senza voce”. Dopo aver chiesto al pubblico di smettere di applaudire mentre saliva sul palco ha parlato di diritti degli animali, di ambiente, di razzismo e di sessismo. “Ci sentiamo in diritto di inseminare artificialmente una mucca”, ha detto Phoenix, “e quando partorisce, rubiamo il suo piccolo anche se le sue grida di angoscia sono inconfondibili”. Poi ha aggiunto: “Sono stato un furfante nella mia vita. A volte sono stato crudele e ammetto che deve essere stato difficile lavorare con me, ma tante persone in questa stanza mi hanno dato una seconda possibilità”. Ha poi concluso il suo discorso citando una frase scritta dal suo defunto fratello River: “Soccorri il prossimo e seguiranno amore e pace”.
Il giorno prima del suo 53° compleanno, Laura Dern si aggiudica l’Oscar (era la favorita) come miglior attrice non protagonista per aver interpretato un avvocato divorzista in “Storia di un matrimonio”.
“E’ un onore essere qui”, ha detto la Dern ringraziando l’Academy. Poi ha ringraziato regista e attori del film, distribuito da Netflix. E ha voluto rendere omaggio ai genitori, definiti i suoi “supereroi”. Laura Dern viene da un’illustre famiglia di attori. Tuttavia né sua madre, Diane Ladd (nominata per tre Oscar), né suo padre Bruce Dern (due nomination al suo attivo) avevano mai vinto una statuetta.
Questo Oscar è “il miglior regalo di compleanno che si possa ricevere”, ha detto la Dern.
Renée Zellweger ha vinto l’Oscar come miglior attrice protagonista per “Judy”. Salita sul palco ne ha approfittato per omaggiare la Garland: colei che ha interpretato nel film e che fu nominata per due Oscar negli anni ‘50 e ‘60. “Judy Garland non ha ricevuto questo onore ai suoi tempi”, ha detto la Zellweger. “Sono certa che questo momento è un’estensione della celebrazione della sua eredità.”
Degna di nota è la contestazione di Natalie Portman sul red carpet degli Oscar. L’attrice (presente in quanto una dei presentatori dei premi) ha reso omaggio alle donne registe snobbate agli award di quest’anno indossando un mantello che aveva ricamato sui bordi i nomi delle registe non prese in considerazione quest’anno tra cui Greta Gerwig (“Little Women”), Lorene Scafaria (“Hustlers”) e Lulu Wang (“The Farewell”).
I grandi sconfitti? Senza dubbio Martin Scorsese e il suo “The Irishman“. Dato per superfavorito (con ben 10 nomination) il film diretto da Scorsese (benché il regista sia stato citato sul palco con affetto e stima da Bong Joon-ho, regista di Parasite) non si aggiudica nemmeno una statuetta.
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CANDIDATI E VINCITORI (cliccare sui link per aprire le pagine dedicate a film e vincitori)
Miglior film
- Parasite (Gisaengchung), regia di Bong Joon-ho
- 1917, regia di Sam Mendes
- C’era una volta a… Hollywood (Once Upon a Time… in Hollywood), regia di Quentin Tarantino
- The Irishman, regia di Martin Scorsese
- Jojo Rabbit, regia di Taika Waititi
- Joker, regia di Todd Phillips
- Le Mans ‘66 – La grande sfida (Ford v Ferrari), regia di James Mangold
- Piccole donne (Little Women), regia di Greta Gerwig
- Storia di un matrimonio (Marriage Story), regia di Noah Baumbach
Migliore regia
- Bong Joon-ho – Parasite (Gisaengchung)
- Sam Mendes – 1917
- Todd Phillips – Joker
- Martin Scorsese – The Irishman
- Quentin Tarantino – C’era una volta a… Hollywood (Once Upon a Time… in Hollywood)
Migliore attore protagonista
- Joaquin Phoenix – Joker
- Antonio Banderas – Dolor y gloria
- Leonardo DiCaprio – C’era una volta a… Hollywood (Once Upon a Time… in Hollywood)
- Adam Driver – Storia di un matrimonio (Marriage Story)
- Jonathan Pryce – I due papi (The Two Popes)
Migliore attrice protagonista
- Renée Zellweger – Judy
- Cynthia Erivo – Harriet
- Scarlett Johansson – Storia di un matrimonio (Marriage Story)
- Saoirse Ronan – Piccole donne (Little Women)
- Charlize Theron – Bombshell – La voce dello scandalo (Bombshell)
Migliore attore non protagonista
- Brad Pitt – C’era una volta a… Hollywood (Once Upon a Time… in Hollywood)
- Tom Hanks – Un amico straordinario (A Beautiful Day in the Neighborhood)
- Anthony Hopkins – I due papi (The Two Popes)
- Al Pacino – The Irishman
- Joe Pesci – The Irishman
Migliore attrice non protagonista
- Laura Dern – Storia di un matrimonio (Marriage Story)
- Kathy Bates – Richard Jewell
- Scarlett Johansson – Jojo Rabbit
- Florence Pugh – Piccole donne (Little Women)
- Margot Robbie – Bombshell – La voce dello scandalo (Bombshell)
Migliore sceneggiatura originale
- Bong Joon-ho e Han Jin-won – Parasite (Gisaengchung)
- Noah Baumbach – Storia di un matrimonio (Marriage Story)
- Rian Johnson – Cena con delitto – Knives Out
- Sam Mendes e Krysty Wilson-Cairns – 1917
- Quentin Tarantino – C’era una volta a… Hollywood (Once Upon a Time… in Hollywood)
Migliore sceneggiatura non originale
- Taika Waititi – Jojo Rabbit
- Greta Gerwig – Piccole donne (Little Women)
- Anthony McCarten – I due papi (The Two Popes)
- Todd Phillips e Scott Silver – Joker
- Steven Zaillian – The Irishman
Miglior film internazionale
- Parasite (Gisaengchung), regia di Bong Joon-ho (Corea del Sud)
- Boże Ciało, regia di Jan Komasa (Polonia)
- Dolor y gloria, regia di Pedro Almodóvar (Spagna)
- Medena zemja, regia di Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov (Macedonia del Nord)
- I miserabili (Les Misérables), regia di Ladj Ly (Francia)
Miglior film d’animazione
- Toy Story 4, regia di Josh Cooley
- Dov’è il mio corpo? (J’ai perdu mon corps), regia di Jérémy Clapin
- Dragon Trainer – Il mondo nascosto (How to Train Your Dragon: The Hidden World), regia di Dean DeBlois
- Klaus – I segreti del Natale (Klaus), regia di Sergio Pablos
- Missing Link, regia di Chris Butler
Migliore fotografia
- Roger Deakins – 1917
- Jarin Blaschke – The Lighthouse
- Rodrigo Prieto – The Irishman
- Robert Richardson – C’era una volta a… Hollywood (Once Upon a Time… in Hollywood)
- Lawrence Sher – Joker
Migliore scenografia
- Barbara Ling e Nancy Haigh – C’era una volta a… Hollywood (Once Upon a Time… in Hollywood)
- Dennis Gassner e Lee Sandales – 1917
- Lee Ha-jun e Cho Won-woo – Parasite (Gisaengchung)
- Bob Shaw e Regina Graves – The Irishman
- Ra Vincent e Nora Sopková – Jojo Rabbit
Miglior montaggio
- Andrew Buckland e Michael McCusker – Le Mans ‘66 – La grande sfida (Ford v Ferrari)
- Tom Eagles – Jojo Rabbit
- Jeff Groth – Joker
- Thelma Schoonmaker – The Irishman
- Yang Jin-mo – Parasite (Gisaengchung)
Migliore colonna sonora
- Hildur Guðnadóttir – Joker
- Alexandre Desplat – Piccole donne (Little Women)
- Randy Newman – Storia di un matrimonio (Marriage Story)
- Thomas Newman – 1917
- John Williams – Star Wars: L’ascesa di Skywalker (Star Wars: The Rise of Skywalker)
Migliore canzone
- (I’m Gonna) Love Me Again (Elton John, Bernie Taupin) – Rocketman
- I Can’t Let You Throw Yourself Away (Randy Newman) – Toy Story 4
- I’m Standing With You (Diane Warren) – Atto di fede (Breakthrough)
- Into the Unknown (Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez) – Frozen II – Il segreto di Arendelle (Frozen II)
- Stand Up (Joshuah Brian Campbell, Cynthia Erivo) – Harriet
Migliori effetti speciali
- Greg Butler, Dominic Tuohy e Guillaume Rocheron – 1917
- Matt Aitken, Dan DeLeeuw, Russell Earl e Daniel Sudick – Avengers: Endgame
- Leandro Estebecorena, Nelson Sepulveda-Fauser e Stephane Grabli e Pablo Helman – The Irishman
- Roger Guyett, Neal Scanlan, Patrick Tubach e Dominic Tuohy – Star Wars: L’ascesa di Skywalker (Star Wars: The Rise of Skywalker)
- Andrew R. Jones, Robert Legato, Elliot Newman e Adam Valdez – Il re leone (The Lion King)
Miglior sonoro
- Mark Taylor e Stuart Wilson – 1917
- David Giammarco, Paul Massey e Steven A. Morrow – Le Mans ‘66 – La grande sfida (Ford v Ferrari)
- Tom Johnson, Gary Rydstrom e Mark Ulano – Ad Astra
- Todd Maitland, Tom Ozanich e Dean Zupancic – Joker
- Christian P. Minkler, Michael Minkler e Mark Ulano – C’era una volta a… Hollywood (Once Upon a Time… in Hollywood)
Miglior montaggio sonoro
- Donald Sylvester – Le Mans ‘66 – La grande sfida (Ford v Ferrari)
- David Acord e Matthew Wood – Star Wars: L’ascesa di Skywalker (Star Wars: The Rise of Skywalker)
- Alan Robert Murray – Joker
- Wylie Stateman – C’era una volta a… Hollywood (Once Upon a Time… in Hollywood)
- Oliver Tarney e Rachael Tate – 1917
Migliori costumi
- Jacqueline Durran – Piccole donne (Little Women)
- Mark Bridges – Joker
- Arianne Phillips – C’era una volta a… Hollywood (Once Upon a Time… in Hollywood)
- Sandy Powell e Christopher Peterson – The Irishman
- Mayes C. Rubeo – Jojo Rabbit
Miglior trucco e acconciatura
- Vivian Baker, Anne Morgan e Kazuhiro Tsuji – Bombshell – La voce dello scandalo (Bombshell)
- Rebecca Cole, Naomi Donne e Tristan Versluis – 1917
- Kay Georgiou e Nicki Ledermann – Joker
- Paul Gooch, Arjen Tuiten e David White – Maleficent – Signora del male (Maleficent: Mistress of Evil)
- Jeremy Woodhead – Judy
Miglior documentario
- Made in USA – Una fabbrica in Ohio (American Factory), regia di Steven Bognar e Julia Reichert
- Alla mia piccola Sama (For Sama), regia di Waad al-Kateab ed Edward Watts
- The Cave, regia di Feras Fayyad
- Edge of Democracy – Democrazia al limite (Democracia em vertigem), regia di Petra Costa
- Medena zemja, regia di Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov
Miglior cortometraggio documentario
- Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl), regia di Carol Dysinger
- In the Absence, regia di Yi Seung-jun
- Life Overtakes Me, regia di Kristine Samuelson e John Haptas
- St. Louis Superman, regia di Smriti Mundhra e Sami Khan
- Walk Run Cha-Cha, regia di Laura Nix
Miglior cortometraggio
- The Neighbors’ Window, regia di Marshall Curry
- Ikhwène, regia di Meryam Joobeur
- Nefta Football Club, regia di Yves Piat
- Saria, regia di Bryan Buckley
- Une sœur, regia di Delphine Girard
Miglior cortometraggio d’animazione
- Hair Love, regia di Bruce W. Smith, Matthew A. Cherry e Everett Downing Jr.
- Dcera, regia di Daria Kashcheeva
- Kitbull, regia di Rosana Sullivan
- Mémorable, regia di Bruno Collet
- Sister, regia di Siqi Song
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Premi speciali
Oscar onorario a…
Premio umanitario Jean Hersholt a…
Film che hanno ricevuto più candidature e premi
Film che hanno ricevuto più candidature | |
Nomination | Film |
11 | Joker |
10 | 1917 |
C’era una volta a… Hollywood | |
The Irishman | |
6 | Jojo Rabbit |
Parasite | |
Piccole donne | |
Storia di un matrimonio | |
4 | Le Mans ‘66 – La grande sfida |
3 | Bombshell – La voce dello scandalo |
I due papi | |
Star Wars: L’ascesa di Skywalker | |
2 | Dolor y gloria |
Harriet | |
Judy | |
Medena zemja | |
Toy Story 4 |
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Film che hanno ricevuto più premi
Wins | Film |
4 | Parasite |
3 | 1917 |
2 | C’era una volta a… Hollywood |
Joker | |
Le Mans ‘66 – La grande sfida |
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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it
Tags: oscar, Oscar 2020, premi oscar 2020
Scritto lunedì, 10 febbraio 2020 alle 16:50 nella categoria LETTERATITUDINE CINEMA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. I commenti e i pings sono disabilitati.
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