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giovedì, 29 novembre 2012

Torna LETTERATITUDINE CHIAMA SCUOLA

letteratitudine-chiama-scuolaSono molto lieto di pubblicare questo post con l’obiettivo di riaprire il dibattito nell’ambito del forum permanente di LETTERATITUDINE CHIAMA SCUOLA.

Di seguito potrete leggere un nuovo articolo di Maria Lucia Riccioli finalizzato – per l’appunto – a riaprire la discussione… con la proposta di tre domande.

Invito chi volesse rispondere e partecipare al dibattito a intervenire nell’ambito dell’apposito forum.
Grazie in anticipo!

Massimo Maugeri

* * *

LA SCUOLA E LE RIFORME

di Maria Lucia Riccioli

Riapriamo la rubrica LETTERATITUDINE CHIAMA SCUOLA con un post senza pretesa di esaustività ma che tenta di offrire un contributo alla comprensione di ciò che agita il mondo della scuola in questo periodo di riforme, spending review, autunno caldo.
Chi studia, insegna o ha a che fare con il mondo della scuola come genitori, personale ATA – assistente tecnico amministrativo – , sindacati, partiti, intellettuali e semplici cittadini che hanno a cuore questo settore fondamentale dell’azienda Italia e soprattutto della nazione Italia, sa che i problemi della scuola hanno pari peso, oggi, che quelli relativi al pareggio di bilancio, allo spread, alle riforme istituzionali.
La partita del futuro di un paese si gioca anche e soprattutto sul campo dell’istruzione, dell’integrazione di studenti stranieri e diversamente abili, del rapporto scuola-mondo del lavoro.
Quale futuro stiamo offrendo ai nostri bambini, ai nostri ragazzi?
Ho letto in rete e sui principali periodici articoli, post e commenti sulla situazione dell’edilizia scolastica, dei contratti di chi lavora nel mondo della scuola – la polemica sull’innalzamento dell’orario di lavoro dei docenti, per dirne una – , dei tagli di ore di lezione e cattedre, dell’ingresso delle nuove tecnologie nella scuola, dell’insegnamento delle lingue straniere.
L’argomento appassiona, la protesta verso alcune scelte governative monta – scriviamo a ridosso dello sciopero del 24 novembre, caratterizzato da una protesta civile e ironica – e sarebbe interessante raccogliere i vostri pareri.

Domande per stimolare la vostra riflessione:

1. Quali sono a vostro giudizio le cause del “degrado” dell’istruzione in Italia e quali le possibili soluzioni?

2. La reale situazione della scuola è percepita nella sua gravità da tutti i cittadini?

3. L’intervento di Mario Monti, presidente del Consiglio, a CHE TEMPO CHE FA. L’avete ascoltato? Che ne pensate?

Per rilasciare commenti, vi rinviamo all’apposito forum.

Pubblicato in LETTERATITUDINE CHIAMA SCUOLA   Commenti disabilitati

martedì, 9 novembre 2010

ASINO CHI LEGGE, di Antonella Cilento

asino-chi-legge-coverConosco Antonella Cilento da diversi anni. Di lei ho sempre apprezzato sia il talento letterario, sia l’impegno civile di una vita dedicata ai libri e alla letteratura. Questo impegno rimbalza dalle sue pagine ai corsi di scrittura de La linea scritta, dalle svariate iniziative culturali (come quella di Le strane coppie) alla sua attività svolta in giro per le scuole d’Italia con l’intento di trasmettere agli studenti – talvolta anche ai docenti – l’amore per la lettura e per la scrittura.
Ed è proprio da questa esperienza, dall’incontro con i ragazzi delle scuole, che nasce il volume Asino chi legge, appena pubblicato da Guanda (così come ben spiegato dalla scheda del libro).

“Asino chi legge” si scriveva una volta sui muri delle scuole, per sbeffeggiare un compagno ingenuo o gli adulti noiosi. Un tempo, neanche tanto lontano, avere libri in casa e un figlio laureato era considerato un valore aggiunto, il trionfo per una famiglia in risalita sociale. Da qualche anno, invece, leggere è considerato un errore, una perdita di tempo, un insignificante vizio. Studiare e leggere, è ormai noto, non ti porterà da nessuna parte, non ti aprirà le porte del mondo del lavoro, non farà di te una persona migliore, tanto vale trovare false scorciatoie.
Questo libro racconta la sfida di portare la letteratura, scritta e letta, in luoghi dove la passione per la pagina non è mai nata o si scontra con difficoltà inenarrabili: a Napoli, in Irpinia, in Trentino, in Sicilia e in altre province d’Italia. Antonella Cilento, perennemente in viaggio fra treni e scuole pubbliche, dove da anni offre servizio come esperto esterno di scrittura creativa, raccoglie storie divertenti, assurde e tristi: dai figli dei capo-clan napoletani ai timidi ragazzi della Nusco di De Mita, ai giovani pakistani di Bolzano, fissando una fotografia disincantata delle ultime generazioni, della percezione dello scrittore nelle scuole, e di un Paese in piena crisi di idee.
I ragazzi e i loro insegnanti sono, insieme ai luoghi, i veri protagonisti, con le pagine che scrivono, le loro vicende e la domanda più grave: cosa stiamo facendo del nostro futuro? Un viaggio alla ricerca di quel che stiamo perdendo o, in certi casi, abbiamo già perso, ma che niente, salvo noi stessi, può impedirci di riconquistare.

Dalla nota, dicevo, si capisce bene il senso di questa importante testimonianza… il cui sottotitolo è “I giovani, i libri, la scrittura”.
Ed è proprio dei giovani, dei libri e della scrittura che vorrei discutere con voi, insieme ad Antonella Cilento… che parteciperà al dibattito (questo post è da considerarsi come una “costola” del forum permanente “Letteratitudine chiama scuola”).
Pongo le solite domande, volte ad avviare la discussione…

1. Nella vostra esperienza, che rapporto hanno i ragazzi con la lettura?

2. Siete d’accordo sul fatto che da qualche anno leggere è considerato una sorta di errore, una perdita di tempo, un insignificante vizio?

3. Se è così… perché si è giunti a questo punto? E di chi è la colpa?

4. Viceversa, perché è importante leggere? Perché è importante saper scrivere? Come lo spieghereste a un ragazzo di oggi?

5. E con quali libri “iniziereste” alla lettura un ragazzo (o una ragazza) delle cosiddette scuole medie inferiori? E a quelli del liceo? Che letture proporreste?

6. Qual è, o quale dovrebbe essere, il ruolo della scuola e del corpo docente per incentivare gli studenti a leggere e a saper scrivere?

Vi sarei grato se poteste far “circolare” questo post, soprattutto tra i giovani e tra le scuole.
Grazie mille in anticipo.

Massimo Maugeri

P.s. Di seguito, l’articolo di Bruno Quaranta pubblicato in prima pagina di Tuttolibri de La Stampa del 23 ottobre… e le prime pagine di “Asino chi legge”
(continua…)

Pubblicato in EVENTI, INTERVENTI E APPROFONDIMENTI, L'OMBRA E LA PENNA (con il contributo di Antonella Cilento), SEGNALAZIONI E RECENSIONI   292 commenti »

lunedì, 28 settembre 2009

LETTERATITUDINE CHIAMA SCUOLA

letteratitudine-chiama-scuolaCari amici, ho deciso di aprire uno spazio dedicato alla scuola e di affidarlo a due frequentatrici di questo blog, entrambe scrittrici e insegnanti di letteratura: Maria Lucia Riccioli e Maria Rita Pennisi.
Letteratitudine chiama scuola sarà un luogo – una sorta di forum permanente – che si occuperà di scuola a 360 gradi, privilegiando l’incontro tra studenti, insegnanti… libri (ma non solo). Gli obiettivi saranno meglio spiegati nei due pezzi firmati dalle curatrici e animatrici di questo spazio che – credo – possa interessare tutti (dunque siete tutti invitati a partecipare), giacché la scuola – in un modo o nell’altro – riguarda ciascuno di noi. Inutile dire, dunque, che aspettiamo i vostri interventi.
Ci tengo, inoltre, a segnalare la rubrica “Viva la scuola” che l’amico scrittore Giorgio Morale cura sul blog La poesia e lo spirito.
Di seguito troverete alcune citazioni sulla scuola: qual è quella con cui vi sentite più in linea?
In coda al post, come già anticipato, potrete leggere gli articoli di Maria Lucia Riccioli e Maria Rita Pennisi.
Massimo Maugeri

Letteratitudine chiama scuola coinvolgerà diversi ospiti, i cui nomi verranno indicati (in aggiornamento) qui di seguito: Giovanna Bandini
(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE CHIAMA SCUOLA   484 commenti »

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Ricordiamo VIRNA LISI con un video che è uno "spot" per la lettura

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