Ho ricevuto diverse e-mail simili a quest’ultima:
"Ho inviato a una casa editrice della mia zona un piccolo libro e l’editore dopo averlo letto ha detto che lo pubblicherà ma che devo dargli prima 1200 € che verranno restituiti in base alle copie vendute.
E’ normale? (questo è il mio primo libro) E’ un prezzo alto?
Cosa devo fare?"
In questi casi, di solito, segnalo un sito a mio giudizio molto utile:
Il rifugio degli esordienti, dove c’è la possibilità di trovare informazioni davvero preziose.
Ciò premesso, racconto in estrema sintesi la mia esperienza personale: quando ho deciso di pubblicare il mio romanzo mi sono "imposto" di non accettare offerte che prevedevano forme di contributo da parte dell’autore. Io penso che se l’editore crede davvero in un libro, e decide di pubblicarlo, deve mantenere a suo carico i cosiddetti rischi d’impresa. Questa, però, è solo la mia opinione. So che ci sono in giro ottimi editori che per pubblicare sono costretti a chiedere un contributo all’autore. Nulla di male, dunque. L’importante (sempre secondo me) è che l’autore si ponga due domande fondamentali:
1) L’editore svolgerà, o ha svolto, anche un’attività di editing sul testo? Se la risposta è no, l’autore dovrebbe domandarsi… che cosa differenzia questo editore da un comune tipografo?
2) I libri verranno effettivamente distribuiti nelle librerie? (È bene che l’autore giochi a fare un po’ il detective).
Detto ciò, visto che il problema è "messo in piazza"… lascio la parola (scritta) a voi, amici di letteratitudine.
Avente esperienze da raccontare in proposito?
Scritto giovedì, 16 novembre 2006 alle 23:28
nella categoria EVENTI, INTERVENTI E APPROFONDIMENTI.
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