lunedì, 3 febbraio 2014
Osservatorio LitBlog n. 30
(Qui, l’introduzione di Massimo Maugeri)
a cura di Francesca G. Marone
Nudo di libro
(da Finzioni)
Cosa sareste disposti a fare per trascinare qualcuno nel fantastico mondo della letteratura? Vi mettereste forse come vostra mamma vi ha fatto, con una bella acconciatura elegante in una sala gremita con un libro fra le mani? Non so per voi ma per me è la prima volta che sento parlare di un’iniziativa del genere: donne nude abbigliate come le interpreti del burlesque leggono storie al pubblico. Non so se sia più evento spettacolo o una sorta di festival del nudo letterato il Naked Girls Reading è un evento pubblico volato dall’America a Londra, dove pare abbia un discreto successo. Secondo voi il nostro paese sarebbe pronto per un evento di lettura del genere?
Non lo so. Leggendo questo pezzo sono stata colta prima da un moto di sorpresa poi mi sono fatta qualche domanda in proposito. Non credo nella bontà dell’intento di attirare lettori credo piuttosto all’ennesima spettacolarizzazione per incuriosire la folla. Mi piace l’idea di potere condividere in pubblico la gioia della lettura ma penso possa essere fatto con strumenti appropriati e con meno voglia di stupire a tutti i costi.
Se avete voglia di approfondire leggete qui…
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La forza della musica
(da Doppiozero)
Quando un grande personaggio dell’arte o della musica va via lascia sempre un vuoto dietro sé, per Claudio Abbado è stato un vuoto riempito della musica che ha riunito ottomila persone fuori il Teatro alla Scala di Milano, dove Daniel Barenboim dirigeva la Marcia Funebre dall’Eroica di Beethoven. Strana ed inconsueta combinazione è un teatro vuoto ed una folla al suo esterno stretta in piazza ad ascoltare la musica in un abbraccio di commozione e gratitudine per ciò che il maestro ha dato lungo il corso della sua esistenza. Ha dato in termini umani con generosità ed altissima professionalità, una sempre elegante compostezza mai pretestuosa ma immensa nella semplicità che solo i veri grandi possono mostrare. Non starò a dirvi della sua biografia che molti di voi conosceranno o potranno leggere in tanti articoli ma vi invito a dedicarvi alla lettura di questo intenso pezzo di Andrea Cortellessa, da cui scaturiscono interessanti suggestioni sulla figura del direttore d’orchestra in genere e la sua relazione con il potere. Richiami storici, cinematografici e letterari di grande spessore- come Elias Canetti- fanno da sfondo a questo articolo.
Potete approfondire qui…
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Vorrei il libro che non c’è
(da Booksblog)
Succede che un libro tiri l’altro. Succede perché la letteratura è fatta di rimandi, incastri di storie e di parole che si inseguono come le maglie di un pullover di lana. Uno scrittore racconta la sua storia e all’interno degli eventi semina un indizio, una voce che riporta il lettore ad un altro libro, ad un’altra storia. Così leggere diventa un percorso dove da una casella si salta ad un’altra senza mai smettere di meravigliarsi della dimensione immensa del mondo della letteratura. Tuttavia può capitare all’ignaro lettore qualcosa di strano, qualcosa che ha il sapore della magia. Sulla sua strada di lettore potrebbe trovare un richiamo ad un libro dal titolo accattivante ma che non esiste. Ci avete mai pensato? Io dopo la lettura di questo simpatico articolo farò più attenzione e magari cercherò di fare una classifica dei libri citati e inesistenti che vorrei leggere, così tanto per gioco, perché poi la lettura è il piacere di immaginare.
Andate a curiosare qui…
Francesca G. Marone
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Tags: francesca g. marone, osservatorio litblog
Scritto lunedì, 3 febbraio 2014 alle 20:00 nella categoria OSSERVATORIO LIT-BLOG (a cura di Francesca G. Marone). Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. I commenti e i pings sono disabilitati.
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