giovedì, 9 novembre 2017
STORIA DELLA MUSICA LEGGERA ITALIANA illustrata
Lucca Comics & Games 2017: pubblichiamo un ulteriore contributo – da Lucca – del nostro inviato Furio Detti, collaboratore di Letteratitudine nell’ambito della rubrica “Graphic Novel e Fumetti”
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# Guardare i cantautori negli occhi #
## Vincenzo Giordano, cosentino, illustra con precisione fotorealistica i grandi della musica leggera italiana ##
di Furio Detti
Per Letteratitudine abbiamo intervistato, al volo, mentre disegnava, il cosentino Vincenzo GIORDANO, che per Nicola Pesce Editore ha raccontato la storia della musica leggera italiana. Dopo la Storia del Rock a Fumetti e la Storia del Metal a Fumetti, passando per il recentissimo Storia del Pop a Fumetti, ecco il quarto volume di una serie che ha venduto decine di migliaia di copie! Semplici biografie illustrate dei più grandi artisti che hanno fatto la storia della musica italiana: da Lucio Battisti e Mina a Franco Battiato ed Antonello Venditti, da Gino Paoli a Claudio Baglioni, da Lucio Dalla e Piero Pelù a Ornella Vanoni e Pino Daniele. 40 biografie a fumetti, con il tratto realistico dell’autore cosentino Vincenzo Giordano.
LETT. - **Come è nata l’idea di raccontare la musica leggera italiana?**
VG – In realtà questo lavoro è la naturale prosecuzione dei volumi che Nicola Pesce Editore ha dedicato al mondo delle sette note. La “Storia del Metal a fumetti”, “La Storia del Rock a fumetti” e la “Storia del Pop a fumetti” sono stati i precedenti, oltre alle monografie in catalogo sui singoli artisti. Ecco che non poteva mancare la banda del pop nazionale, da Mina a Battisti, da Vasco a Zucchero. Io all’Art Festivl del 2016 ho sottoposto il mio portfolio, per lo più fantascienza, all’editore, che mi ha affidato l’incarico di fare non un fumetto ma una storia illustrata, come vedete.
LETT. - **Che significa trasferire il mondo della musica – emozioni, sentimenti, ambienti, comunità di fan, sensazioni e storie – in un volume illustrato?**
VG – Ho cercato un approccio empatico, olistico. Sono partito dallo studio iconografico degli artisti, concentrandomi sul loro sguardo, per cominciare, li ho un po’ “guardati negli occhi” attraverso le centinaia di foto disponibili e quindi ho cercato di allargare questa visuale al loro immaginario artistico, ai testi e allo stile della loro opera. Certo non è un lavoro facile. Io ci ho provato. Mi ha anche aiutato ascoltare e riascoltare i loro successi, mentre lavoravo; se desideri ritrovare un’atmosfera che non c’è più (almeno per alcuni artisti) devi per forza affidarti all’immaginazione. Per altri autori viventi e in voga – prendi Vasco e Zucchero – il lavoro è stato leggermente diverso. Tutto sta comunque nel catturare i momenti iconici della loro carriera e condensarli in una o due pagine con testo.
LETT. - **Come hai lavorato tecnicamente parlando? Hai avuto problemi nel reperire la documentazione, il materiale?**
VG – Qui sta il punto dolente. Per il mio stile fotorealistico ho avuto bisogno di immagini a medio/grande formato che specialmente per alcuni artisti, come la Mina dei primi anni, era datato e disponibile come scansione sfocata di minuti ritagli di giornale. Impossibile cavarci qualcosa di concreto, da simili francobolli. Non mi sono spinto al’estremo nel dettaglio, tant’è che ho lavorato a matita anche per ottimizzare i tempi di consegna e sul formato A4 o simile; se avessi deciso di lavorare su formati più ampi per poi ridurli ci avrei messo una vita! Mi sono affidato anche a ricerche su Google e ho attinto anche alle copertine dei dischi e al materiale pubblicitario, ovviamente. Poi questo sistema di lavoro mi ha permesso di lavorare come se disegnassi direttamente sul volume finito: sapevo esattamente quanto spazio riservare al testo e quindi la composizione è risultata molto rapida e agevole, nonostante il piccolo formato.
LETT. - **C’è stato un autore che ti a creato “problemi” creativamente parlando, nel raccontarlo?**
VG – [Ride] Non farò nomi, ma ti dirò che l’autore che mi piace meno mi ha anche fatto più faticare nel disegno. Lascio ai lettori il piacere di indovinare chi sia.
LETT. - **Da illustratore dove ti ispiri?**
VG – Da tutto, ma la mia passione sono i film, le singole inquadrature del cinema e della fotografia, che sono pane visivo per artisti che lavorano come amo lavorare io. Cerco sempre il dettaglio e cerco di capire come un gioco di luci e ombre possa svelare il carattere del personaggio o della situazione. Devi cogliere il momento, come si dice.
LETT. - **Per quanto riguarda il cinema, da illustratore e appassionato, non trovi che ci sia un deterioramento della qualità esecutiva e la scomparsa dell’illustrazione classica?**
VG – Certamente. La quasi totalità di quello che vedi in giro è un fotocollage di più immagini; raramente ci si affida a un disegnatore/illustratore per creare una scena e una composizione assolutamente inedita. Purtroppo anche il colore ne risente e si punta forse troppo e troppo spesso all’effetto visivo gratuito, strumentale, che non serve a raccontare quanto a colpire occhi sempre più distratti e vittime dell’indigestione visiva. Quando non si lavora oppressi dalle scadenze sempre più frenetiche, che forzano anche grafici e artisti altrimenti validi a ricadere nei cliché. In questo sono felice che NPE abbia scelto di restare in parte nella tradizione con questi volumi.
LETT. - **Grazie di cuore per questa passione nel raccontare la musica italiana.**
VG – Grazie mille anche a voi.
Storia della Musica Leggera Italiana Illustrata
Collana: Music & Comics
Numero in Collana: 9
ISBN: 978-88-94818-26-0
Autore: Vincenzo Giordano
Formato: 1 volume 21×30 cm, Brossurato in bianco e nero, 80 pg.
Prezzo: 9,90 euro
Editore: Edizioni NPE
Presentato in Anteprima a Lucca Comics and Games 2017
Data di uscita in libreria di varia e fumetteria: 23 novembre 2017
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Tags: Furio Detti, Lucca Comics & Games 2017, Nicola Pesce editore, storia della musica leggera italiana illustrata, Vincenzo Giordano
Scritto giovedì, 9 novembre 2017 alle 19:00 nella categoria GRAPHIC NOVEL E FUMETTI. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. I commenti e i pings sono disabilitati.
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