domenica, 6 settembre 2020
REMO RAPINO VINCE IL PREMIO CAMPIELLO 2020
Remo Rapino ha vinto l’edizione 2020 del Premio Campiello con il romanzo “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” (minimum fax)
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Remo Rapino con “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” (minimum fax) ha vinto la 58/ma edizione del Premio Campiello.
Lo scrittore ha beneficiato di 92 voti sui 264 giunti complessivamente dalla Giuria Popolare dei Trecento Lettori Anonimi.
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In seconda posizione si è piazziato Sandro Frizziero con “Sommersione” (Fazi), 58 voti, al terzo posto Ade Zeno con “L’incanto del pesce luna” (Bollati Boringhieri), 44 voti, al quarto posto Francesco Guccini con “Trallumescuro. Ballata per un paese al tramonto” (Giunti), 39 voti, in quinta posizione Patrizia Cavalli con “Con passi giapponesi” (Einaudi), 31 voti.
Remo Rapino ha dichiarato: «Dedico questo Campiello a mio padre che nasce nel 1926 e muore nel 2010 e lo faccio nascere e uscire dal mondo come Liborio. Questa sera mancava solo lui, avrei davvero voluto che ci fosse. Liborio è una voce che, raccontando se stesso, racconta un secolo di storia e lo fa da una periferia esistenziale e dà voce a quelli che non hanno voce, agli ultimi della fila, agli emarginati.»
La finale, condotta dalla giornalista Cristina Parodi, si è aperta ricordando Philippe Daverio attraverso l’omaggio del presidente de La Fondazione Il Campiello Enrico Carraro e della Giuria dei Letterati: «Senza di lui la Giuria del Premio Campiello non sarà più la stessa. Al dolore della perdita si affianca il vivo ricordo della sua presenza, durante riunioni di giuria che diventavano anche incontri tra amici, in quello che lui definiva scherzosamente “il circolo Pickwick”. L’ironia, l’autoironia, la leggerezza, l’umorismo, il gusto dell’aneddoto, il Witz instancabile, la curiosità intellettuale, la rarità di un personaggio pubblico che coincideva a tutti gli effetti con la persona privata, senza schermi e infingimenti: sono tutti doni che porteremo con noi e che colpivano chiunque avesse la fortuna di conoscerlo.»
La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi della 58^ edizione del Premio Campiello era così composta: 51,3% donne e 48,7% maschi, 20 casalinghe, 35 imprenditori, 102 lavoratori dipendenti, 88 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 30 pensionati, 25 studenti.
Martedì 15 settembre il vincitore sarà al Teatro Olimpico di Vicenza (insieme a Veronica Galletta, vincitrice dell’Opera Prima) per una serata nata dalla sinergia tra Fondazione il Campiello, la Biblioteca Bertoliana, il Comune di Vicenza e Confindustria Vicenza.
Durante la cerimonia sono stati premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: il vincitore della 25^ edizione del Campiello Giovani, Michela Panichi con il racconto “Meduse”, l’Opera Prima, assegnata a Veronica Galletta per il romanzo “Le isole di Norman” (Italo Svevo), il Premio Fondazione Il Campiello, il riconoscimento alla carriera attribuito quest’anno ad Alessandro Baricco.
Ha assistito alla serata un parterre di circa 1400 invitati tra ospiti istituzionali, rappresentanti del mondo imprenditoriale, della cultura e delle case editrici. (continua…)
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