venerdì, 20 settembre 2013
GIORNATA MONDIALE DELL’ALZHEIMER
Sabato 21 settembre 2013 si celebra la XX Giornata Mondiale dell’Alzheimer.
Di questa terribile malattia abbiamo avuto modo di occuparcene qui a Letteratitudine in un post del 14 dicembre 2010 (dedicato al romanzo “Perdersi” di Lisa Genova, edito da Piemme). Lo ripropongo qui di seguito, dato che – tra i commenti – potrete trovare (o ritrovare) notizie utili.
Tornando alla letteratura, ci sono diversi libri che in questi anni si sono occupati dell’Alzheimer. Di recente, in Italia, è uscito “Perdutamente” di Flavio Pagano (Giunti, 2013) di cui conto di pubblicare uno stralcio nei prossimi giorni.
Ne approfitto, infine, per segnalare questo articolo su “La Stampa“.
Questo, invece, è il link al sito della Federazione Alzheimer Italia.
Eventuali commenti e contributi saranno più che graditi.
* * *
Post del 14 dicembre 2010
E SE I VOSTRI IERI SCOMPARISSERO FINO A… PERDERSI?
I miei ieri stanno scomparendo, i miei domani sono incerti, e allora per cosa vivo?
Vivo giorno per giorno. Vivo nel presente. Uno di questi domani dimenticherò di essere stata qui davanti a voi a tenere questo discorso.
Ma solo perché presto me ne dimenticherò non vuol dire che l’oggi non conta.
Avete appena letto il testo inserito sulla quarta di copertina di “Perdersi” (Piemme, 2010 – traduz. di Laura Prandino) di Lisa Genova. Si tratta di un romanzo (lo sto iniziando a leggere) incentrato su una delle più terribili malattie dei tempi moderni: l’Alzheimer.
Lisa Genova – l’autrice di questo libro – è nata in Massachusetts, dove vive tuttora con la sua famiglia. Dopo una laurea in neuropsichiatria a Harvard, ha dedicato la sua vita allo studio di gravi disturbi quali la depressione, il morbo di Parkinson e quello di Alzheimer.
“Perdersi” è il suo primo romanzo, inizialmente auto-pubblicato (un caso editoriale – leggo nella minibio dell’autrice – premiato da un clamoroso successo internazionale).
Come già accennato, vorrei dedicare questa pagina di Letteratitudine ad approfondire la conoscenza di questa terribile malattia (conoscere le malattie è una delle prime armi per combatterle).
Per Wikipedia, la malattia (o morbo) di Alzheimer è oggi definita come un “processo degenerativo che distrugge progressivamente le cellule cerebrali, rendendo a poco a poco l’individuo che ne è affetto incapace di una vita normale”. In Italia ne soffrono circa 800.000 persone, e nel mondo 26.6 milioni secondo uno studio della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, USA, con una netta prevalenza di donne (per via della maggior vita media delle donne rispetto agli uomini). Definita anche “demenza di Alzheimer”, viene appunto catalogata tra le demenze, essendo un deterioramento cognitivo cronico progressivo. Tra tutte le demenze quella di Alzheimer è la più comune, rappresentando, a seconda della casistica, l’80-85% di tutti i casi di demenza.
A livello epidemiologico, tranne che in rare forme genetiche famigliari “early-onset” (cioè giovanili), il fattore maggiormente correlato all’incidenza della patologia è l’età. Molto rara sotto i 65 anni, a partire da questa età la sua incidenza aumenta progressivamente con l’aumentare dell’età, per raggiungere una diffusione significativa nella popolazione oltre gli 85 anni.
Come dicevo, vorrei riflettere insieme a voi su questa malattia e su tutto ciò che essa implica. E poi vi chiedo di raccontare – se vi va – casi di Alzheimer di vostra conoscenza…
1. Come si fa a combattere e a contrastare questo terribile male?
2. È possibile mettere in atto strategie per attutirne le conseguenze?
3. Cosa è possibile fare a livello di prevenzione?
4. In che modo la letteratura (oltre a questo romanzo di Lisa Genova) si è occupata dell’Alzheimer?
5. Con riferimento alla vostra personale esperienza, vi siete mai imbattuti in casi di Alzheimer?
6. Infine: e se i vostri ieri scomparissero fino a… perdersi… ?
(Ci avete mai pensato?)
Vi invito a discuterne insieme.
Di seguito, la scheda del romanzo di Lisa Genova.
Massimo Maugeri
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PERDERSI di Lisa Genova
(in basso, la foto dell’autrice e la scheda del libro)
Piemme, 2010 – euro 16,50 – pagg. 294
Alice ha lavorato sodo per raggiungere i suoi obiettivi e ora, a quasi cinquant’anni, sente di avercela finalmente fatta.
Dopo anni di studio, di notti in bianco e libri di psicologia, ha coronato il suo sogno, è una scienziata di grido, insegna a Harvard e viene chiamata dalle più prestigiose università per tenere conferenze. E poi c’è il suo più grande orgoglio, la famiglia: il marito John, un brillante esperto di chimica, che non riesce a trovare gli occhiali neppure quando li indossa, e i loro figli, Anna, Tom e Lydia, tutti e tre realizzati, anche se ognuno a modo suo.
All’improvviso, però, tutto cambia. All’inizio sono solo piccole dimenticanze: una parola sulla punta della lingua che non riesce a ricordare, il numero di uova nella ricetta del pudding natalizio, quello che prepara fin da bambina. E poi un giorno, dopo il giro di jogging quotidiano, Alice si ritrova in una piazza che è sicura di conoscere ma che non sa dove si trovi. Si è persa, a pochi metri da casa.
Qui comincia il suo viaggio tra le corsie d’ospedale, a caccia del male che sta cancellando i suoi ricordi. Quando le viene diagnosticata una forma presenile di Alzheimer, tutto ciò in cui Alice ha sempre creduto pare sgretolarsi. E anche la sua famiglia, che l’aveva sempre considerata un pilastro indistruttibile, perde ogni certezza e fatica ad accettare la nuova Alice, che in certi momenti è quella di sempre, ma che in altri sembra una sconosciuta, fragile e indifesa. Insieme dovranno affrontare il dolore. Insieme si scopriranno diversi e impareranno ad amarsi in un modo nuovo.
Tags: Alzheimer, lisa genova, perdersi, piemme
Scritto venerdì, 20 settembre 2013 alle 18:05 nella categoria A A - I FORUM APERTI DI LETTERATITUDINE, EVENTI, INTERVENTI E APPROFONDIMENTI. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. I commenti e i pings sono disabilitati.
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