giovedì, 7 marzo 2019
MARCO MISSIROLI con “Fedeltà” (Einaudi) in radio a LETTERATITUDINE
MARCO MISSIROLI con “Fedeltà” (Einaudi), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)
Libro finalista all’edizione 2019 del Premio Strega
In streaming e in podcast su RADIO POLIS
trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia e postproduzione: Federico Marin
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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI
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Ospite della puntata: Marco Missiroli, con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “Fedeltà” (Einaudi) e delle tematiche a esso legate.
Come nasce “Fedeltà”? Come epigrafe del libro hai scelto questa citazione di Philip Roth (da Pastorale america): “Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando”. Perché questa scelta? Cosa puoi dirci sul “malinteso” che dà origine alla narrazione? Che tipo d’uomo è il professor Carlo Pentecoste (protagonista maschile del “malinteso”)? E Margherita, la moglie di Carlo? Cosa puoi dirci sul rapporto che lega questa coppia? Poi c’è Sofia, la studentessa coinvolta nel “malinteso” con Carlo Pentecoste: cosa puoi dirci di lei? E su Andrea, il giovane fisioterapista alle cui cure si affida Margherita? Quali sono le caratteristiche di questo personaggio? Nell’ambito della narrazione un ruolo molto importante è svolto da Anna (madre di Margherita): cosa puoi dirci su questo suo “ruolo”? Tornando al titolo del romanzo, che cos’è la “Fedeltà”? Come la definiresti? E poi c’è questa domanda che aleggia tra le pagine del romanzo: quanto siamo fedeli a noi stessi? Sullo sfondo del romanzo ci sono queste due città che tu conosci bene: Milano e Rimini. In che modo queste due città si “presentano” tra le pagine del romanzo? Se dovessi scegliere un brano musicale come possibile colonna sonora di questo tuo libro (“Fedeltà “)… quale sceglieresti? E perché?
Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Marco Missiroli nel corso della puntata.
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La scheda del libro
«Il malinteso», cosí Carlo e Margherita chiamano il dubbio che ha incrinato la superficie del loro matrimonio. Carlo è stato visto nel bagno dell’università insieme a una studentessa: «si è sentita male, l’ho soccorsa», racconta al rettore, ai colleghi, alla moglie, e Sofia conferma la sua versione.
Margherita e Carlo non sono una coppia in crisi, la loro intesa è tenace, la confidenza il gioco pericoloso tra le lenzuola. Le parole fra loro ardono ancora, cosí come i gesti. Si definirebbero felici. Ma quel presunto tradimento per lui si trasforma in un’ossessione, e diventa un alibi potente per le fantasie di sua moglie. La verità è che Sofia ha la giovinezza, la libertà, e forse anche il talento che Carlo insegue per sé. Lui vorrebbe scrivere, non ci è mai riuscito, e il posto da professore l’ha ottenuto grazie all’influenza del padre.
La porta dell’ambizione, invece, Margherita l’ha chiusa scambiando la carriera di architetto con la stabilità di un’agenzia immobiliare. Per lei tutto si complica una mattina qualunque, durante una seduta di fisioterapia. Andrea è la leggerezza che la distoglie dai suoi progetti familiari e che innesca l’interrogativo di questa storia: se siamo fedeli a noi stessi quanto siamo infedeli agli altri? La risposta si insinua nella forza quieta dei legami, tenuti insieme in queste pagine da Anna, la madre di Margherita, il faro illuminante del romanzo, uno di quei personaggi capaci di trasmettere il senso dell’esistenza.
In una Milano vivissima, tra le vecchie vie raccontate da Buzzati e i nuovi grattacieli che tagliano l’orizzonte, e una Rimini in cui sopravvive il sentimento poetico dei nostri tempi, il racconto si fa talmente intimo da non lasciare scampo. Con una scrittura ampia, carsica, avvolgente, Marco Missiroli apre le stanze e le strade, i pensieri e i desideri inconfessabili, fa risuonare dialoghi e silenzi con la naturalezza dei grandi narratori.
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Marco Missiroli è nato a Rimini e vive a Milano. Ha vinto il Premio Campiello Opera Prima con il suo romanzo d’esordio, Senza coda (Fanucci 2005; Feltrinelli 2016). Per Guanda ha pubblicato Il buio addosso (2007), Bianco (2009) e Il senso dell’elefante (2012; Premio Selezione Campiello). Ha pubblicato il bestseller Atti osceni in luogo privato (Feltrinelli 2015), con cui ha vinto il Premio Super Mondello. Per Einaudi ha pubblicato Fedeltà (2019). I suoi libri sono stati tradotti in numerosi Paesi. Collabora con il «Corriere della Sera».
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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia e post produzione: Federico Marin
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La colonna sonora della puntata: “Troppa fedeltà” di Zucchero Fornaciari; “Anna e Marco” di Lucio Dalla; “Jealous Guy” di John Lennon; “Jealousy” dei Queen
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È possibile ascoltare le precedenti puntate radiofoniche di Letteratitudine, cliccando qui.
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Scritto giovedì, 7 marzo 2019 alle 18:53 nella categoria LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri). Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. I commenti e i pings sono disabilitati.
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