venerdì, 12 gennaio 2007
INIZIATIVE “LETTERARIOBARBARICHE?” CRESCONO…
Sul fatto che Internet abbia rivoluzionato il nostro mondo non c’è alcun dubbio!
Vi segnalo un articolo apparso oggi (12 gennaio 2007) sul quotidiano Repubblica dove si parla di un singolare e, per certi versi, rivoluzionario concorso letterario proposto negli States. Notate bene che, nell’articolo, l’iniziativa viene commentata in questo modo: "Ora la traballante industria del libro propone la sua trovata populista".
Che sia il primo segnale di (consentitemi di parafrasare il titolo del più recente libro di Baricco) una nuova invasione barbarica in campo letterario?
I barbari
Ecco di che si tratta:
"La Touchstone, un marchio della Simon & Schuster, promette di pubblicare il libro di un autore inedito vincitore del concorso bandito su Gather.com, un sito di contatti personali.
Il concorso, che si chiama "Primi Capitoli" sarà presentato ufficialmente giovedì. Gli scrittori inediti possono partecipare sottoponendo il manoscritto di un loro romanzo. Tutti i primi capitoli delle opere partecipanti saranno pubblicati su Gather.com e votati dai frequentatori del sito. Nella tappa successiva, sarà pubblicato il secondo capitolo dei migliori 20 manoscritti, che verranno votati; in un secondo tempo sarà pubblicato, e votato, il terzo capitolo dei primi 10 classificati. Nel quarto ed ultimo passaggio, l’intero manoscritto dei cinque finalisti sarà sottoposto al giudizio della Commissione giudicatrice del gran premio. (…) Il vincitore avrà in premio un contratto editoriale con la Touchstone e 5.000 dollari da Gather.com.
Il vincitore sarà uno scrittore inedito potenzialmente in grado di portare alla Simon & Schuster migliaia di fan. "
Sulla stessa pagina di Repubblica si pubblica l’opinione dello scrittore Niccolò Ammaniti. Vi riporto qualche frase: "Scrivere può essere una scoperta: i blog e internet danno l’opportunità di conoscere le proprie doti. (…) D’altra parte alcuni casi editoriali sono nati proprio dal web. (…) I consumatori, anche culturali, sono diventati sempre più consapevoli. Orientano mercati e interessi."
Poi però Ammaniti, a mio avviso giustamente, avverte:
"Il mestiere dello scrittore è un’altra cosa dallo scrivere. Credo che si cresca solo se accompagnati da un buon editor e da un continuo confronto con dei professionisti. (…) Di certo un capitolo non basta a dirsi scrittori. Serve anche fiato lungo e fatica."
.
Ora, per quanto mi riguarda, se da un lato la suddetta iniziativa mi pare innovativa (e da un certo punto di vista, lodevole) dall’altro, però, non nascondo qualche perplessità. La principale è questa: fino a che punto è giusto, per un editore, chinarsi di fronte ai presunti gusti di un potenziale target di lettori?
A voi la parola!
Pubblicato in PERPLESSITA', POLEMICHE, PETTEGOLEZZI E BURLE 21 commenti »
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