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lunedì, 15 gennaio 2007

BORIS PASTERNAK PREMIATO DALLA CIA?

È la notizia letteraria del giorno.

C’è chi sostiene che la Cia abbia messo lo zampino per far vincere il premio Nobel per la letteratura a Boris Pasternak autore del Dr. Zivago. Il motivo? Semplicemente mettere in imbarazzo il Cremlino durante la Guerra Fredda.

Boris Pasternak

Vi propongo l’articolo scritto su Repubblica di oggi (15 gennaio 2007) da Enrico Franceschini.

Ecco qualche stralcio:

« Un aereo con un prezioso manoscritto a bordo fa scalo a Malta. Con una scusa viene bloccato per due ore sulla pista. Agenti della Cia e del servizio segreto britannico approfittano della pausa per aprire una valigia, estrarre il manoscritto, fotocopiarlo, e rimetterlo al suo posto. Il premio Nobel per la letteratura a Boris Pasternak sarebbe stato ottenuto anche grazie a questa operazione, sostiene un ricercatore russo, Ivan Tolstoj (nessuna parentela con l’autore di "Guerra e pace"), che ha appena pubblicato a Mosca un libro sull’argomento, "Il romanzo riciclato", riferiva ieri il Sunday Times.

(…)

Il romanzo fu pubblicato da Feltrinelli a Milano nel 1957, Pasternak vinse il Nobel l’anno seguente (…). Interpellato da Repubblica, suo figlio Carlo commenta: "E’ noto che la Cia ed altri favorirono operazioni di pirateria del libro, ma non c’era bisogno di questo per far vincere il Nobel a Pasternak", visto che comunque esisteva l’edizione in russo fatta stampare da suo padre. La Cia e il "James Bond" britannico a Malta, probabilmente, cercavano soltanto di diffondere l’opera di un dissidente russo, per imbarazzare l’Urss. Si stavano scrivendo i primi capitoli di un altro libro, che sarebbe durato mezzo secolo: il gran "giallo" della Guerra Fredda. »

Però il dubbio sorge. Da esso la domanda (domanda non nuova, per la verità): il premio Nobel per la letteratura è solo il premio letterario più importante e noto del mondo o è anche un premio letterario/politico?


Scritto lunedì, 15 gennaio 2007 alle 06:55 nella categoria PERPLESSITA', POLEMICHE, PETTEGOLEZZI E BURLE. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. I commenti e i pings sono disabilitati.

16 commenti a “BORIS PASTERNAK PREMIATO DALLA CIA?”

La seconda che hai detto ;-)

Postato lunedì, 15 gennaio 2007 alle 12:46 da Alessandro


Ciao Massimo, sono stata a un passo dal postare sul mio blog la notizia, perchè mi ha fatto innervosire. Già sappiamo cosa siano i nobel, da tempo, ma scomodare i grandi… basterebbe guardare i nostri, sia quelli assegnati che i mancati… imperdonabili. Ma ciò che sappiamo, come per tutti i premi del mondo, sono solo congetture, ipotesi, illazioni. Quindi, la notizia servirà per far vendere qualche copia del libro in più? Speriamo.
buona settimana.
elisabetta

Postato lunedì, 15 gennaio 2007 alle 14:31 da elisabetta


Mi trovo d’accordo con la Bucciarelli: una di quelle notizie che fa indispettire alquanto. Sul fatto che il Premio Nobel per la letteratura risenta anche di influenze politiche, o che alcune scelte dipendono, in parte, anche dalla situazione politica di un dato Paese in un dato momento, lo sappiamo bene. Del resto capita spesso che l’attribuzione di un Nobel strappi molti più plausi in terre straniere piuttosto che nel Paese d’origine dell’autore premiato.
La suddetta notizia, però, mi sembra più un disdicevole gossip che altro. Sorprende che parta dal Sunday Times.

Postato lunedì, 15 gennaio 2007 alle 15:44 da Spartacus


Mi verrebbe da dire: “Lei, sì che se ne intende!”
Se mettiamo in discussione il premio Nobel, credo non ci rimanga più niente da dire….se non scrivere un giallo, anzi il libro giallo di Minoi: “Ammutoliti per sempre”.

Postato lunedì, 15 gennaio 2007 alle 19:21 da gabry conti


Per quanto mi riguarda il Nobel per la letteratura è una gran buffonata. Non mi frega nulla della Cia e nutro simpatie per Pasternak e per ciò che ha rappresentato la sua attività letteraria. Non posso però tollerare lo snobismo con il quale sono stati considerati, o meglio, scarsamenti considerati, autori di casa nostra come Calvino o Moravia. Mi pare che qualcuno l’abbia già scritto su questo blog.

Postato martedì, 16 gennaio 2007 alle 00:56 da Mark


Andiamo… ma davvero la Cia non aveva null’altro a cui pensare che far vincere il nobel a Pasternak? Non ci credo!

Postato martedì, 16 gennaio 2007 alle 10:38 da Elektra


Una volta tanto la CIA ne ha fatto una giusta :-)

Postato martedì, 16 gennaio 2007 alle 11:36 da Renato Di Lorenzo


Per quanto mi riguarda nulla e nessuno toglierà il merito cristallino e sacrosanto del Pasternak del “Dottor Zivago”.
Questa dietrologia accanita, tipica di questi primi anni del millennio ove evidentemente non succede più nulla di notabile, mi ha ampiamente annoiato.
“Il dottor Zivago” è stato, è, e resterà per sempre un capolavoro della letteratura mondiale. Che possa essere stato facilitato dai servizi segreti o che abbia influito per qualche impercettibile contributo all’occidente nella guerra fredda, beh, non me ne può fregar di meno.
Io la letteratura me la sono sempre goduta in autonomia e ho sempre assegnato i miei Nobel e i miei Strega. I gossip li lascio agli altri.

Pier Paolo Piccioni

Postato martedì, 16 gennaio 2007 alle 16:22 da pier paolo


Caro Maugeri,
dal momento che ho letto i pareri alcuni alquanto drastici e sarcastici, il rischio di assegnarli per problemi di grafica a chi non li condivide è alto e praticamente verosimile, perchè se guardiamo bene lo spazio di questi commenti, il tratteggio tra un commento e l’altro, la grafica può trarre in inganno e sembra non rispettare la giusta assegnazione di ogni singolo commento ai rispettivi autori…la cosa mi inquieta e ribadisco che non sono d’accordo con Mark
e lo invito a cercare qualche notizia su Alfred Nobel….e ce ne fossero di personaggi così, come anche oggi mi piace ricordare Arturo Toscanini, che coincidenza, Nobel,Toscanini,Einstein i loro nomi iniziano tutti con la lettera A……significasse la A assenza di egoismo, egocentrismo, ecc.ecc.Grazie Gabry Conti

Postato martedì, 16 gennaio 2007 alle 16:49 da gabry conti


che peccato, la mia tesi è inesatta ma potrebbe essere un indizio statistico….ma è esistito anche Hitler…purtroppo.

Postato martedì, 16 gennaio 2007 alle 16:52 da gabry conti


Il poeta Pasternak rievoca gli anni grandi e spaventosi della guerra civile: Egli guarda in disparte ma, pur entusiasta della rivoluzione, non può fare a meno di pensare al rapporto fra le esigenze inflessibili del totalitarismo e la fragile individualità dell’artista, cui tocca l’amaro destino di sacrificare sé stesso. Più tardi bersagliato da un’odiosa campagna di denigrazione (dissero che l’attribuzione del riconoscimento fosse stata favorita dalla CIA) rifiutò il Premio Nobel perchè egli fu inflessibile nel difendere la sua opera di poeta, non piegandosi mai ai dogmi del potere politico. “Io disprezzo i politici” – dichiarò – “non mi piacciono gli uomini che non amano la verità”.

Postato martedì, 16 gennaio 2007 alle 23:05 da Maria Luisa Papini Pedroni


Perchè mai dovremmo odiare chi non ricerca la verità o non la persegue….come ho detto in questo spazio, giorni fa, la verità forse per il suo basso peso specifico, più basso dell’olio, prima o poi torna a galla….sempre, senza che chi la difenda sia costretto a nutrire odio. La verità è come la Libertà, vola altissimo e chi la difende dovrebbe fare suo il principio che l’odio non produce niente di buono. Quando si attribuisce questo verbo a qualche scrittore straniero, vorrei veramente vedere la versione originale del testo per capire quale abisso spesso si innalzi tra il pensiero dell’autore e la traduzione. Lo stesso timore che nutro per certi Libri ancora più sacri…chissà certe voci metropolitane cosa inventano..Ecco perchè, in definitiva, occorre veramente chi rispetta il senso vero della storia dell’uomo avvalendosi di doti culturali non assegnate dal caso o dalla fortuna..ma dall’ampiezza dell’opera di discernimento di alcuni studiosi volenterosi, umili e saggi.

Postato mercoledì, 17 gennaio 2007 alle 15:27 da gabry conti


Se la Cia ha ancora la possibilità di esercitare le sue “influenze letterarie”, se le ha mai avute, temo che il buon Gore Vidal potrà dimenticarsi l’assegnazione del Nobel.

Postato mercoledì, 17 gennaio 2007 alle 16:07 da Rosa


Cara Gabry, hai proprio ragione! La linea di separazione tra un commento e un altro può trarre in inganno. Così chi magari si collega a questo blog per la prima volta potrà imputare a te il commento un po’ drastico di Mark. Pazienza! Che ci possiamo fare?
Scherzi a parte. Io, ogni tanto, faccio un po’ l’avvocato del diavolo; soprattutto nelle domandine che pongo alla fine dei post.
Invece ne approfitto per salutare Pier Paolo. Dovete saper che Pier Paolo detto Peteau) è un bravo musicista che vive ad Ascoli. Mi sento un po’ in colpa nei suoi confronti perché per colpa del mio librino (per leggerlo tutto in una volta) ha saltato un pranzo. E non perché il mio librino fa passare la fame, eh? Ciao Peteau…

Postato mercoledì, 17 gennaio 2007 alle 17:30 da Massimo Maugeri


La CIA intervenne per impedire che il Nobel per la letteratura fosse assegnato a Pablo Neruda. Esisteva una struttura, il ”Congress for Cultural Freedom”. Trovi tutto documentato sul mio sito:
http://islainfinita.altervista.org

Ciao, e buon lavoro,
Michele

Postato giovedì, 18 gennaio 2007 alle 11:57 da MICHELE METTA


Orbene se non si può spostare al punto giusto la riga tratteggiata…la cosa si fa seria…e allora ripeto qui di seguito i miei due commenti su questo tema…e poi basta…vedi Maugeri, in internet le parole si intersecano con i pixels, con gli spam e con tutta una serie di problemi che sono peggio di un capestro..voi non siete per la pena di morte, spero? e così se non si provvede, faremo altro..e ripeto qui di seguito quanto da me scritto e ciao:
replica:
Mi verrebbe da dire: “Lei, sì che se ne intende!”
Se mettiamo in discussione il premio Nobel, credo non ci rimanga più niente da dire….se non scrivere un giallo, anzi il libro giallo di Minoi: “Ammutoliti per sempre”.

Scritto da: gabry conti | 15/01/07 a 19:21

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Perchè mai dovremmo odiare chi non ricerca la verità o non la persegue….come ho detto in questo spazio, giorni fa, la verità forse per il suo basso peso specifico, più basso dell’olio, prima o poi torna a galla….sempre, senza che chi la difenda sia costretto a nutrire odio. La verità è come la Libertà, vola altissimo e chi la difende dovrebbe fare suo il principio che l’odio non produce niente di buono. Quando si attribuisce questo verbo a qualche scrittore straniero, vorrei veramente vedere la versione originale del testo per capire quale abisso spesso si innalzi tra il pensiero dell’autore e la traduzione. Lo stesso timore che nutro per certi Libri ancora più sacri…chissà certe voci metropolitane cosa inventano..Ecco perchè, in definitiva, occorre veramente chi rispetta il senso vero della storia dell’uomo avvalendosi di doti culturali non assegnate dal caso o dalla fortuna..ma dall’ampiezza dell’opera di discernimento di alcuni studiosi volenterosi, umili e saggi.

Scritto da: gabry conti | 17/01/07 a 15:27

p.s. la grafica è più di un opinione anzi è una veste che spesso risulta troppo stretta. Gabry Conti

F I N E

Postato giovedì, 18 gennaio 2007 alle 13:18 da Anonimo



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