giovedì, 2 ottobre 2008
AVANA KILLING, YOANI SÁNCHEZ E LA SITUAZIONE CUBANA
È appena uscito “Avana Killing”, il nuovo romanzo di Gordiano Lupi (Sered, euro 5,90, 2008) disponibile, dal 18 settembre, presso tutte le edicole italiane.
Lara Crinò ne ha parlato così:
“È una Cuba sotterranea e inquietante, la grande protagonista di Avana Killing (Sered edizioni) di Gordiano Lupi. Edito da una piccola casa editrice che pubblica inediti italiani e i cui libri si trovano nelle edicole, racconta con realismo una storia che si tinge di nero pagina dopo pagina. La storia si apre con un quadro familiare: Isabel, una quarantenne single dalla bellezza non ancora sfiorita veglia in ospedale il suo unico figlio, Roberto, un bel ragazzo che non disegna la compagnia delle turiste straniere per piacere e per denaro. Dopo una notte di baldoria, il ragazzo è entrato in coma senza un’evidente spiegazione medica. È l’infermiera che lo segue, Azela, a suggerire alla madre disperata di incontrare un potente Santero, Sebastian, per chiedere la guarigione del figlio. Isabel, inizialmente scettica, decide di incontrare Sebastian nella misera baracca in cui vive, e di accettare lo strano ’scambio di anime’ che può salvare Roberto; ancora non sa che la sua decisione provocherà una catena di morti violente, sveglierà i demoni dormienti di un’Avana misera e misteriosa, e metterà in allarme l’ispettore Abril.
Lupi, profondo conoscitore di Cuba e traduttore della giovane blogger cubana Yoani Sanchez (che doveva accompagnare a Pisa per il Pisa Book Fest ma a cui è stato negato il visto di uscita da Cuba) in questo romanzo condensa il suo amore per la gente dell’isola e la sua capacità di coglierne la vita quotidiana, lontano da ogni stereotipo tropicalista.”
Mi piacerebbe strutturare questo post in tre parti
1. Dibattito sul romanzo “Avana Killing”: con l’autore e tutti coloro che hanno già letto il libro
2. Discussione sulla situazione cubana post-Fidel
(A proposito, qual è la vostra personale percezione di Cuba?)
3. Presentazione di Yoani Sánchez
Di seguito vi propongo un’intervista rilasciata da Gordiano Lupi, in merito a questo suo romanzo; e un articolo dello stesso Lupi sulla Sànchez.
Mi raccomando… partecipate.
Massimo Maugeri
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Intervista a Gordiano Lupi
Gordiano Lupi, che tipo di libro è “Avana Killing”?
- E’ ancora un libro su Cuba. Non è cambiato molto… Questa volta racconto Cuba con lo strumento della fiction, ma il lettore accorto si renderà conto che mi interessa ancora raccontare Cuba, la sua gente, i problemi del quotidiano e i modi per inventare il futuro … Avana Killing nella stesura originale si chiamava “Scambio di teste” ed era un romanzo horror. La cucina editoriale della Sered l’ha trasformato in un thriller (forse è meglio dire un giallo) con finale a sorpresa. Magia dell’editing…
Come sono nati i personaggi che popolano questo romanzo?
- I personaggi mi vengono di getto e spesso li prendo dalla realtà, da persone che ho conosciuto, certo li stravolgo, li modifico… L’ispettore Abril è un orientale che proviene da Guantanamo, dove al massimo arrestava ladri di polli. All’Avana si trova a lottare contro uno spietato serial killer. Inoltre ci sono complicazioni magiche, a un certo punto della storia fa la sua comparsa la santeria e riveste un ruolo importante. Non dico altro perché le sorprese sono molte. Nel libro ci sono molti riferimenti all’attualità politica e ai problemi del quotidiano, ma sono tutti espliciti e mai sotto metafora.
Due domande provocatorie. Perché i lettori dovrebbero interessarsi a questo romanzo? In cosa consiste la sua originalità?
- La storia è avvincente, pure se non starebbe a me a dirlo. A mio parere l’originalità del romanzo sta nell’ambientazione. Quanti italiani hanno scritto un giallo – horror ambientato a Cuba? Soprattutto – scusa l’immodestia – quanti ce lo saprebbero ambientare? Mi sento per metà cubano e ho sempre detto che riesco a scrivere storie solo ambientate a Cuba o a Piombino. Ne ho scritti tanti di romanzi ambientati a Cuba. Ne uscirà un altro prima della fine del 2008, questa volta in libreria, con un piccolo (ma serio) editore: Eumeswill – Settevoci.
Cosa è Cuba per Gordiano Lupi?
- Tutto… meno che una terra dove andare a viaggiare, perché il governo non mi concederebbe mai il visto per entrare. Potenza della democrazia. Sono considerato un amico degli imperialisti. Tu pensa come è strano il mondo. Ho votato sempre a sinistra in vita mia. A questo punto credo – come Yoani Sanchez – che destra e sinistra siano categorie superate. Esiste la gente, esiste il popolo, esistono i cittadini con i loro bisogni. Solo questo conta.
C’è chi sostiene che a Cuba non esiste la delinquenza. L’idea del serial killer a l’Avana trova appigli nella realtà?
- Il fenomeno degli omicidi seriali è tipico delle civiltà industrializzate e Cuba – per ora – non lo conosce. Tutta fantasia, dunque. Non è vero però che a Cuba non esista la delinquenza e non ci siano fatti di sangue. Vero è che i giornali di regime non ne parlano. La cronaca nera è vietata. Da noi – in compenso – se ne abusa, ci si fanno trasmissioni e palinsesti. Est modus in rebus, direbbero i latini.
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YOANI SÁNCHEZ
di Gordiano Lupi
Ecco una vera rivoluzionaria, una donna eroica come soltanto le donne sanno esserlo, quando credono in quello che fanno. Ecco una donna della tempra di Haidée Santamaria e Celia Sánchez, cubane d’un tempo che hanno avuto la forza di sovvertire un regime.
Le parole di Yoani rischiano di far tremare il trono dei fratelli Castro, perché questa ragazza di appena 33 anni (l’età di Cristo, che pericolosa analogia!) lancia critiche ironiche e veritiere da un blog molto frequentato come Generacion Y.
Yoani è laureata in filologia, vive all’Avana, è appassionata di informatica e lavora nella redazione telematica del portale Desde Cuba, rivista indipendente ostacolata dal regime. Il suo blog fa discutere perché è controcorrente, si autodefinisce “un blog ispirato a gente come me, con nomi che cominciano o contengono una y greca. Nati nella Cuba degli anni Settanta – Ottanta, segnati dalle scuole al campo, dalle bambole russe, dalle uscite illegali e dalla frustrazione”.
Yoani nasce a Cuba nel 1975. Si specializza in letteratura spagnola, filologia ispanica e letteratura latinoamericana contemporanea, nel 1995, nonostante un figlio nato nello stesso anno. Dimostra un caratterino niente male discutendo una tesi incendiaria dal titolo Parole sotto pressione. Uno studio sulla letteratura della dittatura in Latinoamerica. Yoani termina l’università, comprende che il mondo degli intellettuali e dell’alta cultura non fa per lei, ma soprattutto non ha la minima intenzione di fare la filologa. Nel 2000 si impiega presso la Editorial Gente Nueva e si convince – come la maggior parte dei cubani – che con il salario di Stato non può mantenere una famiglia. Decide di continuare il lavoro statale ma comincia a dare lezioni (illegali) di spagnolo ai turisti tedeschi che visitano L’Avana. In quel periodo (come ancora oggi!) molti ingegneri preferiscono guidare un taxi che fare il loro mestiere, alcune maestre tentano di impiegarsi negli alberghi e nei negozi per turisti ti può servire un neurochirurgo o un fisico nucleare.
Nel 2002 Yoani decide di emigrare in Svizzera, ma nel 2004 torna in patria, forse per la nostalgia della sua terra, anche se amici e familiari sconsigliano il rientro. Scopre la professione di informatica, lavoro che fa ancora oggi, si rende conto che il codice binario è più trasparente di quello intellettuale e spera di avere maggior fortuna con il linguaggio html di quanta ne ha avuta con il latino. Nel 2004 fonda insieme a un gruppo di cubani che vivono sull’isola la rivista di cultura e dibattito Consenso. Tre anni dopo lavora come webmaster, articolista e editorialista del portale Desde Cuba. Nell’aprile del 2007 comincia l’avventura del Blog Generacion Y, definito come “un esercizio di codardia”, perché è uno spazio telematico dove può dire quello che è vietato sostenere nella vita di tutti i giorni. Yoani vive all’Avana insieme al giornalista Reinaldo Escobar, con il quale divide la sua vita da quindici anni, e adesso può dirsi più informatica che filologa.
Yoani Sánchez è un’eroina della nuova Cuba, esponente di una generazione Y che può dar vita a un nuovo esercito ribelle del cyberspazio, senza bisogno di nascondersi tra le montagne della Sierra Maestra. La guerra delle idee può dare buoni frutti, perché i dittatori temono chi pensa con la propria testa e poi non possono rinchiudere le idee in una galera.
Riferimenti on line:
http://desdecuba.com/generaciony_it/
Traduzione di Gordiano Lupi – www.infol.it/lupi
Amministrazione tecnica di Sacha Naspini – www.sachanaspini.eu
In italiano news da Cuba e post di Yoani anche su www.tellusfolio.it – Oblò cubano
Tags: avana killing, cuba, gordiano lupi, lara crinò, sered, yoani sànchez
Scritto giovedì, 2 ottobre 2008 alle 21:53 nella categoria SEGNALAZIONI E RECENSIONI. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. I commenti e i pings sono disabilitati.
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